La mini-rassegna degli ultimi video del mio canale YouTube "Paolo Alessandrini - Matematica" si conclude con il video che ho pubblicato lo scorso 2 aprile, "Newton e Treviso: una storia di attrazione fatale".
È un video al quale tengo molto perché racconta una storia poco nota e, a mio parere, molto bella. Qualche tempo fa scoprii che tre dei prismi di vetro utilizzati da Isaac Newton per i suoi fondamentali esperimenti sulla luce sono conservati da più di un secolo nei Musei Civici della città di Treviso, a pochi minuti da dove abito.
La vicenda che portò i prismi a Treviso è una storia scientifica e anche... sentimentale.
I protagonisti di questa storia sono, oltre allo stesso Isaac Newton, alcuni scienziati trevigiani che, tra Seicento e Settecento, discussero animatamente sulle scoperte d'Oltremanica, un brillante illuminista veneziano, un'affascinante nipote del genio britannico, e un erudito abate trevigiano vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Ma un ruolo decisivo in questa vicenda lo ebbe un incontro galante tra due dei personaggi citati prima: avete capito quali?
Il mio video racconta in dettaglio questa storia: se non lo avete ancora guardato, fatelo subito!
Desidero ringraziare i Musei Civici di Treviso e in particolare la dott.ssa Eleonora Drago, conservatrice presso i Musei, per avermi concesso di riprendere i preziosi prismi e per avermi riferito alcune importanti informazioni sulla loro vicenda.
Buona visione!
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