È stata una grandissima emozione parlare in televisione, ieri pomeriggio, delle connessioni tra la matematica e Gianni Rodari. Parlarne proprio ai ragazzi, in una trasmissione frizzante e intelligente come "La banda dei fuoriclasse", e proprio ieri, nel giorno del centenario dello scrittore, ha reso l'emozione ancora maggiore.
Grazie alla RAI, a tutti gli autori e i curatori del programma, al "capobanda" Mario Acampa e a tutti gli spettatori che mi hanno visto e ascoltato.
Se volete rivedermi, vi basta andare su RaiPlay e guardare il video della puntata dal minuto 39 in poi.
Ancora buon compleanno, Gianni. E grazie di tutto.
C'è una frase del matematico Ennio De Giorgi che mi piace molto:
"Un bel problema, anche se non lo risolvi, ti fa compagnia se ci pensi ogni tanto".
Come a dire: non importa veramente se il problema lo risolviamo, quel che conta è passare dei bei momenti a ragionare, a cercare di risolverlo, a inventare strategie promettenti. Tra l'altro De Giorgi dice "un bel problema": la bellezza, appunto, parola che apparentemente sembra impossibile poter mettere nella stessa frase insieme a "matematica", ma impossibile non è.
L'attrazione fatale che "un bel problema" può esercitare su una persona viene ben descritta da Gianni Rodari in un passaggio del racconto natalizio “Il pianeta degli alberi di Natale”, pubblicato nel 1962. Il capo del "governo che-non-c'è" a un certo punto confessa che l'amore per la matematica, e in particolare per un problema matematico, ha definitivamente prevalso sulle sue ambizioni di potere:
- Stavo recandomi a una seduta, - continuò la voce, - quando mi è venuto in mente un magnifico problema di matematica. E allora, seduta per seduta, mi sono seduto qui per risolverlo. Qui c’è tanta quiete! E così mi è passata la voglia di andare alla riunione. Mi dispiace per i miei colleghi, ma dovranno eleggere un altro capo del governo. Mi considero dimissionario per ragioni matematiche.
Questo brano è significativo perché rivela in modo chiaro la simpatia che Rodari nutriva nei confronti della matematica. Quanti scrittori potrebbero definire "magnifico" un problema di matematica? Quanti letterati potrebbero associare a un problema di matematica una sensazione di serenità e l'idea di un passatempo divertente?
L'amore di Rodari per la matematica emerge, quasi come un lapsus freudiano, da un'intervista rilasciata il 3 gennaio 1979 alla televisione svizzera. Allo scrittore fu chiesto di dare un consiglio a un ragazzo desideroso di diventare uno scrittore. La prima risposta di Rodari, spiazzante, fu: "studiare la matematica!"
Prima di lasciarvi al video dell'intervista, desidero ringraziare tutti voi per la calorosa attenzione che avete voluto riservare a questi miei articoli dedicati ai punti di contatto tra Rodari e la matematica. L'idea mi era nata per gioco, ma ha riscosso un grande successo. Col tempo è diventata per me un appuntamento piacevolissimo e anche utile, visto che ho scoperto moltissime cose che non conoscevo su Rodari e perfino alcune cose nuove inerenti la matematica. Mi mancherà molto. Oggi Gianni Rodari compirebbe cento anni: questa serie è stata il mio modestissimo omaggio a uno dei giganti della cultura del Novecento.
Vi ricordo che proprio oggi, giorno del centenario, sarò in diretta su RAI Gulp alla trasmissione "La banda dei fuoriclasse" per parlare di matematica e Gianni Rodari. Buona visione!
Sono molto felice di annunciarvi che venerdì 23 ottobre, tra le 15 e le 16, interverrò in diretta nella trasmissione "La banda dei fuoriclasse" su Rai Gulp (canale 42), per parlare delle connessioni tra la matematica e l’opera di Gianni Rodari!
Proprio venerdì sarà il giorno del centenario della nascita del grande scrittore. Per me questo rappresenta un ulteriore motivo di emozione: sarà fantastico parlare in TV di numeri e di matematica proprio in quel giorno e proprio ai bambini e ai ragazzi, veri destinatari dell’opera di Rodari.
Per chi non potesse assistere alla diretta, dopo venerdì la puntata sarà ovviamente disponibile su RaiPlay. Vi ricordo che proprio venerdì uscirà anche l'ultimo post (il n. 17) della serie dedicata alla matematica di Gianni Rodari.
Sul premiato blog "Gli studenti di oggi" di Roberto Zanasi ecco apparire, puntuale come sempre, il Carnevale della Matematica, puntata n. 143, con il tema "Viaggi, anche interstellari, eros, thanatos, Bacco e Venere, e drammi vari".
L'edizione di ottobre propone molti contributi, da parte di Leonardo Petrillo, Annalisa Santi, Maurizio .mau.Codogno, MaddMaths!, Davide Passaro, Rudi Mathematici... e anche da parte del sottoscritto, che per questa volta si limita a tre puntate della serie su Gianni Rodari.
Partecipare alla rassegna "La Via delle Scienze" di Valdagno è stata per me una grande emozione e un grande onore: conoscevo per fama la manifestazione, che da molti anni produce cultura di alto livello nella splendida cittadina del Vicentino, ma entrandovi come relatore ho potuto toccare con mano la straordinaria bravura dello staff organizzativo, la cura con cui queste persone preparano ogni dettaglio della rassegna, l'atmosfera amichevole e piacevolissima che si respira nel magnifico palazzo Festari, sede delle conferenze. La serata è stata un grande successo, con più di cento spettatori, attenti e partecipi, distribuiti in due sale nel rispetto delle norme di sicurezza anti-COVID. Grazie ancora allo staff della Via delle Scienze (date anche un'occhiata alle prossime serate, tutte molto interessanti). Di seguito il video completo della serata, e alcune foto (altre foto le potete trovare in questa pagina del mio sito paoloalessandrini.it).
Molti dei concetti basilari dell'analisi matematica possono essere meglio compresi se rappresentati in forma grafica.
Due nozioni di questo tipo sono la continuità e la derivabilità.
Una funzione f si dice continua in un punto p del suo dominio se il suo limite per x tendente a p è uguale al valore della funzione in x = p. In termini più informali, questo accade se il grafico della funzione nei dintorni del punto in questione può essere tracciato senza mai staccare la matita dal foglio.
Nella figura seguente si vedono due esempi di funzione: la prima è discontinua in un punto, la seconda è sempre continua.
Se consideriamo una funzione continua in un punto, possiamo chiederci se sia anche derivabile in quel punto, cioè se esista la derivata prima della funzione in quel punto.
La derivabilità è una condizione più forte della continuità: se una funzione è derivabile in un punto, è sicuramente continua in quel punto, ma il viceversa non è garantito. Una funzione continua potrebbe non essere derivabile se si verificano situazioni particolari che impediscono il calcolo della derivata in un punto. Queste condizioni "patologiche" sono le cuspidi, i punti angolosi, i flessi a tangente verticale, i punti isolati del grafico.
Nel 1872 il matematico tedesco Karl Weierstrass, uno dei padri della moderna definizione di limite (assieme a Cauchy) scoprì una funzione mostruosa: continua ovunque ma in nessun punto derivabile! Insomma, una funzione senza salti o buchi, ma completamente fatta di punte. Si tratta inoltre di uno dei primi esempi di oggetto frattale scoperto nella storia della matematica.
Vi starete chiedendo: ma che c'entra Gianni Rodari con tutto questo? Ebbene, in "Il paese senza punta", una delle "Favole al telefono", il grande scrittore descrive "un paese dove gli spigoli delle case erano rotondi, e i tetti non finivano a punta ma con una gobba dolcissima". Insomma, un paese senza punti angolosi e senza cuspidi, un mondo del tutto continuo e derivabile: l'esatto contrario della ovunque aguzza funzione di Weierstrass. Il vero paradiso dei matematici!
Come avevo preannunciato in occasione della precedente diretta sul mio canale (a proposito, qui potete rivedere il video), i due temi che tratterò nei prossimi live saranno la matematica del Coronavirus e la matematica di Gianni Rodari.
Giovedì 15 ottobre, sempre alle ore 21, sarà la volta del primo argomento: la diretta n. 3 del mio canale sarà infatti dedicata a "Matematica e Coronavirus".
Come avevo osservato in un mio post dello scorso aprile, intitolato "Il Coronavirus per fare matematica a scuola", durante l'attuale pandemia di COVID-19 si assiste a un fenomeno straordinario: alcuni argomenti matematici piuttosto tecnici, solitamente confinati nelle pagine degli articoli specialistici o dei testi scolastici o universitari di matematica, sono diventati oggetto di discussione anche tra i "non addetti ai lavori", nei social, nei talk show televisivi e sulle testate d'informazione.
Questo fatto rappresenta, a mio parere, un'occasione imperdibile per gli insegnanti di matematica. Come possiamo cogliere questa occasione per spiegare in modo più efficace concetti come le potenze, la crescita esponenziale, le percentuali, la statistica, le funzioni e i grafici, le equazioni differenziali, la geometria?
In questa diretta suggerirò qualche spunto e qualche idea. Spero che possano essere utili a molti dei miei spettatori. Intanto segnatevi l'appuntamento sulle agende e iscrivetevi al canale se non l'avete ancora fatto: a presto!