Un esempio banale di poliedro è il cubo: le sue sei facce sono quadrati, cioè poligoni regolari formati da quattro lati e quattro angoli. Il cubo è anche uno dei sei tipi di solidi platonici: i poliedri convessi regolari di cui ho parlato in un mio vecchio post di ispirazione calcistica.
Altri esempi di semplici poliedri sono i prismi, i parallelepipedi e le piramidi (che coincidenza: poliedri, poligoni, Platone, prismi, parallelepipedi, piramidi; avete fatto caso alla ricorrenza dell'iniziale "P"?).
Il più semplice dei solidi platonici, il tetraedro, gode di una singolare proprietà: è privo di diagonali. In altri termini, non riusciamo a trovare, in questo poliedro, una coppia di vertici che non siano collegati tra di loro da uno spigolo.
Gli altri solidi platonici hanno invece tutti almeno una diagonale, a partire dal cubo e dall'ottaedro.
Come direbbe Antonio Lubrano, a questo punto una domanda sorge spontanea: esistono altri poliedri privi di diagonali? Non è un quesito banale, perché l'assenza di diagonali, intuitivamente, sembra legata a solidi molto semplici, addirittura minimali come il tetraedro, e appare difficile trovare un solido appena più complesso in cui tutti i vertici siano collegati a due a due da spigoli.
Eppure, un altro poliedro senza diagonali esiste. Lo ha scoperto nel 1949 il matematico ungherese Ákos Császár: ha sette vertici, ciascuno di essi è collegato a tutti i rimanenti sei tramite spigoli, ragion per cui non vi sono diagonali.
Come si può vedere dal filmato seguente, questo stranissimo solido è caratterizzato da un tunnel che lo attraversa da parte a parte. Insomma, da un punto di vista topologico, il solido assomiglia più a una ciambella (o, come dicono i matematici, a un toro) che a una sfera.
Per il resto, il poliedro di Császár ha 21 spigoli e 14 facce triangolari.
Ma torniamo all'umile tetraedro. Oltre a non avere diagonali, questo solido ha un'altra proprietà che sembra derivare dalla sua semplicità: ogni faccia confina con tutte le altre.
Ancora una volta possiamo chiederci: esiste un altro poliedro con questa caratteristica? Potrebbe sembrare arduo individuarlo, eppure esiste, e il solido incriminato è stato scoperto, nel 1977, da un altro matematico ungherese, Lajos Szilassi.
Lo stranissimo poliedro di Szilassi ha sette facce a forma di esagono, e ognuna confina con tutte le altre attraverso uno spigolo.
Anch'esso è percorso da un tunnel e ha una topologia toroidale.
A questo punto i più perspicaci dei miei lettori, subodorando una certa simmetria, avranno sicuramente maturato un sospetto: non è che sussista una qualche parentela tra il poliedro di Csaszar e il poliedro di Szilassi?
Ebbene sì: uno è il duale dell'altro, cioè si passa da uno all'altro, e viceversa, scambiando tra di loro i ruoli dei vertici e delle facce.
Ad esempio, tra i cinque solidi platonici, il tetraedro è duale di se stesso, mentre sono duali tra di loro cubo e ottaedro (si veda figura a fianco), e anche icosaedro e dodecaedro sono uno il duale dell'altro.
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