Bologna, sabato scorso: piacevole gita in città con un caro amico, programmata da tempo. Una pioggerellina gentile accarezza le nostre peregrinazioni alla ricerca dei luoghi di Pasolini, di Roversi, di John Lennon (c'erano un paio di mostre a lui dedicate). Nel pomeriggio, un giro in una grande libreria del centro.
Nelle librerie, soprattutto in alcune, io mi perdo, non uscirei più.
Vado a dare un'occhiata allo scaffale dei libri di scienza, e vengo subito attratto da un titolo: "Comunicare la scienza". Guardo gli autori: Silvia Bencivelli e Francesco Paolo de Ceglia.
Bè, già la prima autrice è una garanzia di serietà, penso tra me e me. Sfoglio rapidamente il volumetto, edito da Carocci, e vi trovo molti argomenti per me di grande interesse: la comunicazione della scienza nell'editoria periodica e libraria, alla radio e alla televisione, nel web, nei musei.
In un attimo decido che lo compro. Raggiungo il mio amico alla cassa, pago ed esco contento.
Tornato a casa la sera, mi tuffo nella lettura di questo libro di
recente uscita, e capisco subito che si tratta di un utilissimo
strumento per chi desidera conoscere meglio il mondo della comunicazione
scientifica in Italia.
La Bencivelli e de
Ceglia sono riusciti a confezionare un vademecum prezioso per scienziati impegnati nella comunicazione, giornalisti scientifici, science writers, bloggers, animatori museali, e così via.
La trattazione è precisa, esaustiva. Ognuno dei diversi canali in cui si può esprimere l'attività del comunicatore scientifico viene analizzato con grande accuratezza, fornendo suggerimenti e chiarimenti che raramente ho trovato altrove.
Ci sono alcune sezioni particolarmente interessanti, tra le quali una breve panoramica sulla storia della divulgazione in Italia, l'appendice sugli aspetti economici e contrattuali dell'attività di freelance, la ricca bibliografia sull'argomento.
Durante la mia attenta e beata lettura del libro, a un certo punto sono arrivato al capitolo dedicato al web. Con mia enorme sorpresa, ho scoperto che, nel riquadro in cui vengono segnalati alcuni blog di scienza, viene menzionato il blog che state leggendo (per la verità mi fanno ottima compagnia altri ottimi blog di altrettanto ottimi amici divulgatori).
Non mi era mai capitato di trovare il mio nome in un libro, credo. Trovarlo in un'opera così ben fatta fa davvero piacere. Ma vi garantisco: avrei scritto questo post anche se il mio blog non fosse stato citato.
Credo sinceramente che sia un libro fondamentale e
indispensabile per chi opera nell'ambito della comunicazione scientifica o aspira a farlo. Buona lettura.
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