Domenica scorsa, 11 maggio, è stata una giornata memorabile. Non solo e non tanto perché c'è stata l'attesa presentazione al Salone Internazionale del Libro di Torino della collana "Altramatematica", ma anche e soprattutto per il fatto che, in quella stessa occasione, molte persone che si conoscevano solo elettronicamente si sono finalmente conosciute di persona.
Tra queste persone c'era buona parte degli abituali partecipanti al Carnevale della Matematica. Così anch'io ho avuto il piacere e l'emozione di conoscere personalmente gente fuori dal comune (in senso buono, anzi ottimo) come Popinga, .mau., Peppe Liberti, due terzi dei Rudi Mathematici, Juhan.
Tra i momenti più emozionanti di quella giornata, poi, ricorderò sempre l'incontro con il grande Douglas R. Hofstadter, ma questa è un'altra storia.
E so che era presente anche Martino Sorbaro, autore del blog Termueske, che purtroppo non ho avuto il piacere di conoscere. Proprio Martino ha ospitato questo mese il Carnevale della Matematica, giunto all'edizione 73.
Come ha osservato .mau., il 73 è numero primo non ancora presente nella ormai celeberrima Poesia Gaussiana dell'inarrivabile Popinga (se non l'avete ancora letta vi invito a farlo). So che il buon Barozzi è attualmente al lavoro per estendere la sua creazione a tutti i numeri primi minori di 100 (il che significa estenderla anche a molti numeri non primi maggiori di 100). Dalle prime indiscrezioni pare che il 37 corrisponderà a "gorgheggiando" e il 79 a "saltellando". Non si conosce ancora, invece, a quali parole sarà associato il 73, il che significa che il Carnevale di ieri è ancora privo di un verso gaussian-popinghiano relativo.
Bene, il tema del Carnevale di maggio era la bruttezza della matematica (ottima intuizione, Martino: non se ne può più di sentir parlare di bellezza matematica, era ora che si desse un po' risalto anche alle brutture).
Come dice lo stesso Sorbaro:
Ahimé, mi sono reso conto recentemente che, per quanto meravigliose
costruzioni matematiche abbiano condotto ad altrettante meravigliose
applicazioni (e lo so bene, ché sono un fisico), a volte bisogna
rassegnarsi ai celebri contacci. Ho la sensazione, però, che, mentre si può valutare con una certa obiettività cosa sia bello, cosa definire matematicamente brutto
sia, forse per ragioni di political correctness, più soggettivo. Per
questo il Carnevale della Matematica Settantatré ha per tema bruttezza matematica.
Come è ormai tradizione per il Carnevale, anche questa edizione è stata ricca di contributi e di interessanti spunti. Il blog che state leggendo è presente con due recensioni di "Altramatematica": quella del libro di Zanasi e quella del libro di Popinga.
Complimenti, dunque, a tutti i partecipanti e al facilitator Sorbaro, e appuntamento al Carnevale di giugno, che sarà ospitato dalle Notiziole di .mau. con il tema "la matematica che vi piacerebbe vedere insegnata".
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