Mamma mia!
Ultimamente questo blog è stato un po' latitante: possa questo appuntamento carnevalizio costituire un nuovo inizio e un motivo di rinnovata vitalità tra queste pagine.
Il tema della presente edizione è "Matematica sorprendente". Ma, si sa, da sempre il tema è rigorosamente facoltativo, e giustamente molti dei contributi hanno preferito non seguirlo.
Com'è diventata ormai un'usanza, ho aperto con il verso della Poesia Gaussiana corrispondente al numero 113. Essendo tale numero primo, ho l'onore di utilizzare questa espressione per la prima volta nella storia dei Carnevali. Non solo: mi pare che l'esclamazione "Mamma mia!" ben si adatti al tema scelto, che parla di sorpresa.
Flavio Ubaldini, in arte Dioniso Dionisi, mi ha inviato la cellula melodica, e mi ha segnalato che, grazie all'idea di Zar, adesso possiamo estendere la cellula anche ai numeri primi un po' più grandi, come 113 appunto.
Se alla cellula melodica "ufficiale" volete affiancare qualcosa di più "pop", eccovi accontentati.
Difficilmente possiamo leggere l'esclamazione "Mamma mia!" senza pensare al celeberrimo brano degli ABBA, uscito nell'aprile 1975 all'interno dell'album "ABBA", e come singolo nel novembre dello stesso anno.
Curiosamente, nello stesso anno, precisamente il 31 ottobre, uscì il singolo dei Queen "Bohemian Rhapsody", nel cui passaggio centrale ispirato all'opera, spiccano i celebri versi "Mamma mia, mamma mia, mamma mia let me go!"
E veniamo ad alcune delle principali proprietà matematiche del numero 113.
Si tratta, come già sottolineato, di un numero primo, il trentesimo per la precisione. Ma i matematici lo definiscono anche numero "omirp", perché le sue cifre, scritte al contrario, formano un altro numero primo (311).
È anche un numero difettivo, in quanto maggiore della somma dei suoi divisori propri.
Fa parte delle terne pitagoriche (15, 112, 113) e (113, 6384, 6385).
È pure un numero malvagio (il significato di questa proprietà è stato chiarito in un mio vecchio post, nonché nella precedente edizione del Carnevale).
Tralasciando molte altre proprietà matematiche di questo numero, aggiungo che ovviamente in Italia esso corrisponde al numero telefonico della Polizia di Stato, ma soprattutto è la targa dell'automobile di Topolino.
A questo punto possiamo partire con i contributi.
Ad aprire le danze è Dioniso Dionisi, alias Flavio Ubaldini, che dal suo blog Pitagora e dintorni segnala un post in due parti: Dedekind, il suo taglio e la soluzione del problema Ippaso: prima parte e Dedekind, il suo taglio e la soluzione del problema Ippaso: seconda parte
Il post, ricorda Flavio, nasce dal fatto che un paio di lettori non matematici del suo libro "Il mistero del suono senza numero" gli hanno chiesto delucidazioni sul Taglio di Dedekind, ragion per cui il buon Dioniso ha deciso di scrivere una spiegazione, cercando di renderla il più discorsiva e il meno tecnica possibile.
Ubaldini segnala anche un altro suo articoletto, intitolato Un regalo pitagorico-coltraniano.
Annalisa Santi, autrice del blog Matetango, mi segnala Hailstone.....dagli abissi ai numeri.
Mi scrive Annalisa:
Dato che "Matematica sorprendente" è il tema del Carnevale della Matematica del mese di novembre, ho quindi cercato qualcosa che "sorprendesse"!
Curiosamente legate alla parola "hailstone" (grandine), sorprendenti mi sono d'apprima sembrate le immagini della Truck Lagoon creatasi dopo un attacco statunitense, "Operation Hailstone", a una base giapponese e di cui assolutamente ignoravo l'esistenza (si è sempre parlato quasi esclusivamente dell'attacco di Pearl Harbor!) e quindi la "hailstone sequence" (l'indimostrata a tutt'oggi congettura di Collatz), nonché, in conclusione del mio post, il recentissimo tentativo di due matematici italiani di dimostrarla.
Leonardo Petrillo, dal suo blog Scienza e musica, contribuisce con Di elementi e ponti degli asini, un post che introduce la storia della geometria, focalizzandosi sulla struttura dei fondamentali Elementi di Euclide, per poi concludere con l'analisi di ciò che viene spesso chiamato "pons asinorum".
Afferma Leonardo:
La relazione con la tematica portante del Carnevale ("Matematica sorprendente") potrebbe in un certo senso starci considerando la sorpresa nello scoprire, innanzitutto, gli interessanti progressi storici che hanno portato alla maestosa opera di Euclide e, soprattutto, nel collegamento di un termine così particolare come "ponte degli asini" con l'opera geometrica per eccellenza.
Un altro pilastro della storia del Carnevale, Roberto Zanasi, mi invia, dal suo blog Gli studenti di oggi, un pezzo intitolato Trascendenza, che ruota attorno ad alcune domande. Perché la quadratura del cerchio è impossibile? Perché il geomètra non ritrova il principio ond'elli indige?
Il padre fondatore del Carnevale, Maurizio .mau. Codogno, ha scritto sul Post un rapido necrologio di Corrado Böhm, (sì, tendenzialmente è più un informatico, ma essendo stato informatico teorico di matematica dietro ce n'è comunque tanta) e Una volta ogni cent'anni, in cui spiega come la probabilità che ti capiti qualcosa che avviene una volta al secolo è molto meno bassa di quello che potrebbe sembrare.
Dalle Notiziole, Codogno segnala alcuni quizzini della domenica: Il quinto elemento, Primo e quadrato, Ricoprimenti , Che ora è? e Ricorsione mancata.
Per quanto riguarda invece le recensioni: A cosa serve la matematica, manualetto che però non ha detto molto al recensore; Giocati dal caso, il libro che Nassim Taleb ha scritto prima de "Il cigno nero" e che secondo me è meglio del best seller per capire davvero il pensiero del nostro; Le vite segrete dei numeri, che più che altro parla di curiosità legate ai numeri ma non alla matematica.
Mauro Merlotti, dallo Zibaldone Scientifico, contribuisce con la (credo nota) Costante di Kaprekar.
Mi scrive Mauro:
Scoperta da Kaprekar nel 1949, riguarda la curiosa proprietà del numero 6174, che ricorre come risultato finale di una serie di semplici operazioni con i numeri di quattro cifre (purché non siano tutte uguali). Si sceglie un numero di 4 cifre, che vengono poi ridisposte per ottenere il numero più grande e quello più piccolo che si possono comporre. Infine, si sottrarre il numero più piccolo dal più grande per ottenere un nuovo numero e si continua ripetendo l'operazione per ogni nuovo numero ottenuto. Non so perché (e questo è per me sorprendente), ma, dopo pochi passaggi, si arriva sempre a 6174.
Infine, Gianluigi Filippelli, dal suo blog Dropsea, segnala Essere umani, recensione dell'omonimo libro di Brian Christian sull'intelligenza artificiale, il Premio Loebner, Claude Shannon, Alan Turing e gli scacchi, e 2048 Fibonacci: su una variazione del famoso 2048 ma con la serie di Fibonacci
Dal Caffé del Cappellaio Matto, invece, Gianluigi invia I ponti di Quackenberg: su Topolino #3232 una storia ispirata ai sette ponti di Konigsberg. Un breve articolo sul problema, risolto da Leonhard Euler e la storia pubblicata su Topolino e realizzata con la consulenza del matematico Alberto Sacco.
Questo è tutto. Un grande grazie a chi ha contribuito. Evviva il Carnevale della Matematica, che tornerà a dicembre sulle Notiziole di .mau. Buona lettura a tutti.
Difficilmente possiamo leggere l'esclamazione "Mamma mia!" senza pensare al celeberrimo brano degli ABBA, uscito nell'aprile 1975 all'interno dell'album "ABBA", e come singolo nel novembre dello stesso anno.
Curiosamente, nello stesso anno, precisamente il 31 ottobre, uscì il singolo dei Queen "Bohemian Rhapsody", nel cui passaggio centrale ispirato all'opera, spiccano i celebri versi "Mamma mia, mamma mia, mamma mia let me go!"
E veniamo ad alcune delle principali proprietà matematiche del numero 113.
Si tratta, come già sottolineato, di un numero primo, il trentesimo per la precisione. Ma i matematici lo definiscono anche numero "omirp", perché le sue cifre, scritte al contrario, formano un altro numero primo (311).
È anche un numero difettivo, in quanto maggiore della somma dei suoi divisori propri.
Fa parte delle terne pitagoriche (15, 112, 113) e (113, 6384, 6385).
È pure un numero malvagio (il significato di questa proprietà è stato chiarito in un mio vecchio post, nonché nella precedente edizione del Carnevale).
Tralasciando molte altre proprietà matematiche di questo numero, aggiungo che ovviamente in Italia esso corrisponde al numero telefonico della Polizia di Stato, ma soprattutto è la targa dell'automobile di Topolino.
A questo punto possiamo partire con i contributi.
Ad aprire le danze è Dioniso Dionisi, alias Flavio Ubaldini, che dal suo blog Pitagora e dintorni segnala un post in due parti: Dedekind, il suo taglio e la soluzione del problema Ippaso: prima parte e Dedekind, il suo taglio e la soluzione del problema Ippaso: seconda parte
Il post, ricorda Flavio, nasce dal fatto che un paio di lettori non matematici del suo libro "Il mistero del suono senza numero" gli hanno chiesto delucidazioni sul Taglio di Dedekind, ragion per cui il buon Dioniso ha deciso di scrivere una spiegazione, cercando di renderla il più discorsiva e il meno tecnica possibile.
Ubaldini segnala anche un altro suo articoletto, intitolato Un regalo pitagorico-coltraniano.
Annalisa Santi, autrice del blog Matetango, mi segnala Hailstone.....dagli abissi ai numeri.
Mi scrive Annalisa:
Dato che "Matematica sorprendente" è il tema del Carnevale della Matematica del mese di novembre, ho quindi cercato qualcosa che "sorprendesse"!
Curiosamente legate alla parola "hailstone" (grandine), sorprendenti mi sono d'apprima sembrate le immagini della Truck Lagoon creatasi dopo un attacco statunitense, "Operation Hailstone", a una base giapponese e di cui assolutamente ignoravo l'esistenza (si è sempre parlato quasi esclusivamente dell'attacco di Pearl Harbor!) e quindi la "hailstone sequence" (l'indimostrata a tutt'oggi congettura di Collatz), nonché, in conclusione del mio post, il recentissimo tentativo di due matematici italiani di dimostrarla.
Afferma Leonardo:
La relazione con la tematica portante del Carnevale ("Matematica sorprendente") potrebbe in un certo senso starci considerando la sorpresa nello scoprire, innanzitutto, gli interessanti progressi storici che hanno portato alla maestosa opera di Euclide e, soprattutto, nel collegamento di un termine così particolare come "ponte degli asini" con l'opera geometrica per eccellenza.
I sempre generosi Rudi Mathematici mi inviano una bella manciata di contributi provenienti dall'illustre blog de Le Scienze:
- Il Quick& Dirty fisico con le bollicine che risalgono, che fa ancora divertire tutti;
- Un bel PM del Capo, dal titolo Lunghe passeggiate, che riprende i sei gradi di separazione;
- Il compleanno di Felix Hausdorff, preferito e richiesto da Popinga, con riferimenti dalla chimica alla poesia;
E sempre i magnifici Rudi segnalano quello che loro definiscono il loro "miracolo mensile", ovvero l'uscita dell'edizione 226 della loro gloriosa rivista, che non è ancora uscita, ma non si sa mai, e che quando uscirà starà qui.
Non può esserci Carnevale senza i contributi di MaddMaths! Eccoli qui di seguito, generosissimi come sempre, partendo da quelli "sorprendenti" (a giudizio di Roberto Natalini).
Il 1 Novembre nell'ambito di Lucca Comics&Science, è stato presentato il nuovo albo Comics&Science, edito da CNR Edizioni e curato come sempre da Roberto Natalini e Andrea Plazzi. Che differenza c’è tra un papiro e una pergamena? Che cos’è un palinsesto? In quale modo nell’antichità si conservavano i testi scritti? Sono domande importanti per la trasmissione della scienza e del sapere, sullo sfondo dello straordinario Archimede 2.0 di Giuseppe Palumbo. La storia appassionante e vera fino all’ultimo dettaglio di come le scoperte del genio di Siracusa sono arrivate sino a noi. E Comics&Science non è solo fumetti. C’è infatti anche un ricco apparato di commenti. Roberto Natalini e Andrea Plazzi ci introducono alla storia del palinsesto perduto di Archimede. Ciro Ciliberto, Presidente dell'Unione Matematica Italiana, intervista Giuseppe Palumbo. Andrea Ercolani, filologo classico del CNR, ci guida nella storia di come certi testi sono giunti a noi, e Vito Mocella, fisico del CNR, su come siamo capaci oggi, con l'uso del sincrotrone, a leggere manoscritti antichissimi, nel suo caso dei papiri di Ercolano, altrimenti perduti. Un albo da non perdere.
Laure Saint-Raymond è una matematica francese che lavora sulle equazioni a derivate parziali, la meccanica dei fluidi e la meccanica statistica. È professoressa presso l'École Normale Supérieure de Lyon. Nel 2008 le è stato assegnato il premio EMS e nel 2013, quando aveva solo 38 anni, è diventata il più giovane membro dell'Academie des Science. Vi riproponiamo la traduzione italiana dell’intervista fatta da Roberto Natalini per la Newsletter della European Mathematical Society.
Sandra Lucente continua ad esplorare le dimensioni dello spazio, e adesso è arrivata alla quarta. Dove finirà il suo viaggio?
Arriva la matematica su Topolino Comic&Science Nel 2016 si avvia un progetto di divulgazione scientifica su Topolino curato dagli sceneggiatori Disney Francesco Artibani e Fausto Vitaliano in collaborazione con vari scienziati italiani. Il primo novembre è apparsa una storia a sfondo matematico, al cui soggetto ha collaborato il matematica Alberto Saracco.
LA VISIONE DI GALOIS (RECENSIONE DEL DOCUMENTARIO: “GALOIS, STORIA DI UN MATEMATICO RIVOLUZIONARIO”)
Il film documentario “Galois. Storia di un matematico rivoluzionario”, ideato e scritto da Giuseppe Mussardo con la regia di Diego Cenetiempo, è stato proiettato in anteprima esclusiva italiana venerdì 27 ottobre 2017 presso il cinema Ariston di Trieste. Ce ne parla Elena Rinaldi.
Traduzione libera di Barbara Nelli dell’articolo "Comment réduire une sphère sans changer les distances" di Clément Dufrenne et Sean Bailly, apparso su Pour la Science. Far entrare la terra dentro una pallina da ping-pong, conservando le distanze tra i punti, sembra impossibile e invece un’équipe di ricercatori francesi, matematici e informatici è riuscita a realizzare quest’impresa.
Il 30 settembre scorso è morto Vladimir Voevodsky. Simone Borghesi, che ha collaborato con lui, ha scritto qualcosa su di lui.
Un ampio ramo della matematica – il trasporto ottimo – si occupa di ottimizzazione nel caso di trasporto di un materiale. Due sono gli esempi classici: lo spostamento della sabbia da una cava ad un cantiere e la distribuzione del pane dai forni ai negozi, al mattino. Una scheda Madd-Spot di Annalisa Massaccesi. La serie è curata da Emiliano Cristiani.
A cominciare dalla sua prima uscita del 2016, Archimede ospita Archimedia, una rubrica di fumetti e altri media curata da Andrea Plazzi. Nel n. 3/2017 trovate "Lo spettro dell’incomunicabilità", un fumetto di Tuono Pettinato. Qui sul sito presentiamo come al solito la prefazione di Andrea Plazzi, ma voi non perdetevi il fumetto all'interno di Archimede 3/2017.
Per la rubrica "Esperienze transdisciplinari di Matematica" vi proponiamo un nuovo contributo di Gianluigi Boccalon, realizzato in collaborazione con la Maria Paola Nicosia e Ileana Pretotto, che racconta come strumenti di tipo logico-matematici (come i diagrammi di flusso) possano essere efficacemente utilizzati nell'insegnamento delle lingue straniere.
Il padre fondatore del Carnevale, Maurizio .mau. Codogno, ha scritto sul Post un rapido necrologio di Corrado Böhm, (sì, tendenzialmente è più un informatico, ma essendo stato informatico teorico di matematica dietro ce n'è comunque tanta) e Una volta ogni cent'anni, in cui spiega come la probabilità che ti capiti qualcosa che avviene una volta al secolo è molto meno bassa di quello che potrebbe sembrare.
Dalle Notiziole, Codogno segnala alcuni quizzini della domenica: Il quinto elemento, Primo e quadrato, Ricoprimenti , Che ora è? e Ricorsione mancata.
Per quanto riguarda invece le recensioni: A cosa serve la matematica, manualetto che però non ha detto molto al recensore; Giocati dal caso, il libro che Nassim Taleb ha scritto prima de "Il cigno nero" e che secondo me è meglio del best seller per capire davvero il pensiero del nostro; Le vite segrete dei numeri, che più che altro parla di curiosità legate ai numeri ma non alla matematica.
Mauro Merlotti, dallo Zibaldone Scientifico, contribuisce con la (credo nota) Costante di Kaprekar.
Mi scrive Mauro:
Scoperta da Kaprekar nel 1949, riguarda la curiosa proprietà del numero 6174, che ricorre come risultato finale di una serie di semplici operazioni con i numeri di quattro cifre (purché non siano tutte uguali). Si sceglie un numero di 4 cifre, che vengono poi ridisposte per ottenere il numero più grande e quello più piccolo che si possono comporre. Infine, si sottrarre il numero più piccolo dal più grande per ottenere un nuovo numero e si continua ripetendo l'operazione per ogni nuovo numero ottenuto. Non so perché (e questo è per me sorprendente), ma, dopo pochi passaggi, si arriva sempre a 6174.
Infine, Gianluigi Filippelli, dal suo blog Dropsea, segnala Essere umani, recensione dell'omonimo libro di Brian Christian sull'intelligenza artificiale, il Premio Loebner, Claude Shannon, Alan Turing e gli scacchi, e 2048 Fibonacci: su una variazione del famoso 2048 ma con la serie di Fibonacci
Dal Caffé del Cappellaio Matto, invece, Gianluigi invia I ponti di Quackenberg: su Topolino #3232 una storia ispirata ai sette ponti di Konigsberg. Un breve articolo sul problema, risolto da Leonhard Euler e la storia pubblicata su Topolino e realizzata con la consulenza del matematico Alberto Sacco.
Questo è tutto. Un grande grazie a chi ha contribuito. Evviva il Carnevale della Matematica, che tornerà a dicembre sulle Notiziole di .mau. Buona lettura a tutti.
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