E così il Carnevale della Matematica è giunto all'edizione "canta gorgheggiando" della sua storia, ospitata sul blog di Maurizio Codogno su "Il Post".
Cosa? Canta gorgheggiando? Ma certo, la poesia gaussiana, o dell'unicità della fattorizzazione, creata da Popinga. Grazie al teorema fondamentale dell'aritmetica, ogni intero può essere fattorizzato in un solo modo: se a ogni intero facciamo corrispondere una parola, o un insieme di parole, la successione degli interi si trasforma mirabilmente in una infinita poesia. Ed ecco che, su mio folle suggerimento di qualche settimana fa, a partire da questo numero del Carnevale si citerà il verso gaussiano associato al numero d'ordine dell'edizione corrente.
Il fondatore dei fasti matematico-carnevaleschi italiani aveva proposto il tema "La matematica che vorresti vedere insegnata a scuola", che da diversi partecipanti è stato anche rispettato. Non dal blog che state leggendo, come al solito: mi sono ostinato a segnalare due post relativi alla serie dei premi Turing (in questo caso sono andati in scena James Wilkinson e John McCarthy).
Molte le perle di questa edizione, per cui non mi dilungo oltre e vi mando subito a leggere gli eccellenti contributi segnalati.
In particolare, Maurizio coglie l'occasione del Carnevale per rendere nota una lietissima notizia: è uscito "Di 28 ce n'è 1", il nuovo e-book della collana "Altramatematica", firmato nientemeno che dai sommi Rudi Mathematici! Io l'ho già letto, e per adesso vi dico solo una cosa: non potete perdervelo!
La
prossima edizione del Carnevale (come ricorda .mau., il nome in codice
sarà: “tra i cespugli, il merlo tra i cespugli”), sarà
ospitata tra un mese dal blog "Pitagora e dintorni" di Dioniso.
Complimenti a tutti i partecipanti e buona lettura a tutti!
domenica 15 giugno 2014
domenica 8 giugno 2014
I premi Turing: John McCarthy

Ricordavo, in quel breve articolo, la sua figura di padre dell'intelligenza artificiale (fu lui a utilizzare per primo questa espressione, nel 1955), di creatore del linguaggio di programmazione Lisp (1958), di ideatore di tecniche o paradigmi informatici estremamente attuali, come il "time-sharing" della potenza di calcolo e il concetto del software some servizio (1957), e la garbage collection (1959).
E soprattutto descrivevo una sua curiosa creatura matematica: la famosa "funzione 91" di McCarthy, che, grazie alla sua definizione ricorsiva, restituisce sempre 91 per valori minori di 102 dell'argomento.
Ma i meriti dello "Zio" vanno anche oltre.
Nato a Boston nel 1927 da padre di origine irlandese e madre lituana di religione ebrea, durante l'infanzia si trasferì frequentemente con la famiglia, trovando infine dimora pressoché definitiva a Los Angeles.
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Da www.computerhistory.org |
Il suo interesse per l'intelligenza artificiale lo portò a organizzare, già nel 1956, il primo congresso internazionale sull'argomento. Tra i partecipanti c'era Marvin Minsky, che sarebbe divenuto pochi anni dopo collega di McCarthy al MIT.
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Da www.computerhistory.org |
Il genio di McCarthy andò anche al di là dell'ambito matematico e informatico: pare che nel 1982 lo scienziato abbia progettato uno speciale ascensore spaziale chiamato "fontana spaziale", basato su una torre altissima anziché, come nello schema tradizionale, su un satellite collegato a terra da un cavo.
McCarthy fu uno strenuo sostenitore dell'importanza della matematica e dell'insegnamento della matematica. La sua "signature" sui forum di Usenet recitava così: "Colui che rifiuta di fare di conto è destinato a parlare a vanvera".
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