Del vincitore del premio Turing del 1971, lo "Zio" John McCarthy, ho già parlato in un mio precedente post, che scrissi in occasione della sua scomparsa quasi tre anni fa.Ricordavo, in quel breve articolo, la sua figura di padre dell'intelligenza artificiale (fu lui a utilizzare per primo questa espressione, nel 1955), di creatore del linguaggio di programmazione Lisp (1958), di ideatore di tecniche o paradigmi informatici estremamente attuali, come il "time-sharing" della potenza di calcolo e il concetto del software some servizio (1957), e la garbage collection (1959).
E soprattutto descrivevo una sua curiosa creatura matematica: la famosa "funzione 91" di McCarthy, che, grazie alla sua definizione ricorsiva, restituisce sempre 91 per valori minori di 102 dell'argomento.
Ma i meriti dello "Zio" vanno anche oltre.
Nato a Boston nel 1927 da padre di origine irlandese e madre lituana di religione ebrea, durante l'infanzia si trasferì frequentemente con la famiglia, trovando infine dimora pressoché definitiva a Los Angeles.
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| Da www.computerhistory.org |
Il suo interesse per l'intelligenza artificiale lo portò a organizzare, già nel 1956, il primo congresso internazionale sull'argomento. Tra i partecipanti c'era Marvin Minsky, che sarebbe divenuto pochi anni dopo collega di McCarthy al MIT.
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| Da www.computerhistory.org |
Il genio di McCarthy andò anche al di là dell'ambito matematico e informatico: pare che nel 1982 lo scienziato abbia progettato uno speciale ascensore spaziale chiamato "fontana spaziale", basato su una torre altissima anziché, come nello schema tradizionale, su un satellite collegato a terra da un cavo.
McCarthy fu uno strenuo sostenitore dell'importanza della matematica e dell'insegnamento della matematica. La sua "signature" sui forum di Usenet recitava così: "Colui che rifiuta di fare di conto è destinato a parlare a vanvera".


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