Ricordavo, in quel breve articolo, la sua figura di padre dell'intelligenza artificiale (fu lui a utilizzare per primo questa espressione, nel 1955), di creatore del linguaggio di programmazione Lisp (1958), di ideatore di tecniche o paradigmi informatici estremamente attuali, come il "time-sharing" della potenza di calcolo e il concetto del software some servizio (1957), e la garbage collection (1959).
E soprattutto descrivevo una sua curiosa creatura matematica: la famosa "funzione 91" di McCarthy, che, grazie alla sua definizione ricorsiva, restituisce sempre 91 per valori minori di 102 dell'argomento.
Ma i meriti dello "Zio" vanno anche oltre.
Nato a Boston nel 1927 da padre di origine irlandese e madre lituana di religione ebrea, durante l'infanzia si trasferì frequentemente con la famiglia, trovando infine dimora pressoché definitiva a Los Angeles.
Da www.computerhistory.org |
Il suo interesse per l'intelligenza artificiale lo portò a organizzare, già nel 1956, il primo congresso internazionale sull'argomento. Tra i partecipanti c'era Marvin Minsky, che sarebbe divenuto pochi anni dopo collega di McCarthy al MIT.
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Il genio di McCarthy andò anche al di là dell'ambito matematico e informatico: pare che nel 1982 lo scienziato abbia progettato uno speciale ascensore spaziale chiamato "fontana spaziale", basato su una torre altissima anziché, come nello schema tradizionale, su un satellite collegato a terra da un cavo.
McCarthy fu uno strenuo sostenitore dell'importanza della matematica e dell'insegnamento della matematica. La sua "signature" sui forum di Usenet recitava così: "Colui che rifiuta di fare di conto è destinato a parlare a vanvera".
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