Ho apprezzato fin da subito il taglio leggero e giocoso, eppure sempre rigoroso, che costituisce il marchio di fabbrica di Xlatangente. Inutile dire che il giorno in cui i responsabili di questo progetto, principalmente Anna Betti e Gilberto Bini, mi hanno contattato per propormi di collaborare al sito, è stato per me un giorno di felicità.
Già molti mesi fa era uscita una intervista al sottoscritto intorno a "La matematica dei Pink Floyd", che poi è stata inserita nel numero 3 della prestigiosa rivista.Da oggi parte la rubrica "Matematica e... musica", nella quale racconterò, senza cadenza fissa, le mie esplorazioni nel mondo dei legami tra la scienza dei numeri e l'arte dei suoni (o, se preferite, tra l'arte dei numeri e la scienza dei suoni).
Come scrivo nella breve presentazione della rubrica:
Il filosofo tedesco G. W. von Leibniz affermò che la musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare.
La musica, in effetti, non è soltanto un'arte, ma anche una disciplina profondamente permeata di aspetti scientifici, e in particolare matematici.
In questa rubrica cercheremo di esplorare questi collegamenti: ciò ci aiuterà a scoprire come la cultura non sia formata da compartimenti stagni, ma, piuttosto, da facce appartenenti a un unico poliedro.
Il primo articolo, "La matematica delle scale musicali (parte I)" è già online.
Ringrazio la redazione di Xlatangente per l'opportunità offertami.
Buona lettura a tutti!
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